Ma che genere di musica?!

La musica, in tutte le sue forme di aggregazione, è uno strumento di connessione che non produce soltanto relazioni sociali, ma fornisce anche un’identità a comunità reali o immaginate. 
Attraverso la musica parleremo di autori come Tondelli, ricorderemo grandi artisti come George Michael, percorreremo la storia della club culture Italiana degli ultimi 40 anni.

Sabato 18 settembre ore 17

Biblioteca Comunale Mario Luzi Via Ugo Schiff, 8 Firenze

Tondelli e la musica

In occasione del trentesimo anniversario della morte, Giacomo Aloigi (scrittore, musicista ed esperto culture giovanili) e Riccardo Ventrella (studioso di teatro e musicista) ricordano Pier Vittorio Tondelli.
La forza della scrittura tondelliana deriva dalla capacità di mescolare stili e generi. La musica non è soltanto materia della scrittura, ma è la scrittura stessa che si fa materiale sonoro perché come dichiarò Tondelli “scrivere è come cantare, è il mio modo di far sentire la mia voce e di cantare”.
Partecipazione gratuita

Lunedi 20 settembre ore 21.00

Teatro delle Spiagge via del Pesciolino 26 – Firenze

Watch Without Prejudice Vol.1:

video tributo a George Michael

Federico Sacchi, autore, regista e interprete della performance, accompagna il pubblico in un’esperienza d’ascolto, un vero e proprio documentario dal vivo che fonde storytelling, musica, teatro, video e nuove tecnologie. Un viaggio nella musica e nella produzione video del cantante alla scoperta dell’artista e dell’uomo che si cela dietro l’icona pop. Oltre gli stereotipi, senza pregiudizi.
Partecipazione gratuita con prenotazione a staff@florencequeerfestival.it

Martedì 21 settembre ore 17.30

Cinema La Compagnia via Cavour 50r – Firenze

Disco Ruin
40 anni di club culture in Italia

di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto (Italia, 2020, 115’)

Alex Neri introduce il documentario, un viaggio visionario, l’ascesa e il declino dell’Italia del clubbing, raccontati dai protagonisti di questa storia, tra notti in autostrada e afterhours che divorano il giorno. Quattro generazioni che vogliono essere “messe in lista” per entrare in questi luoghi di aggregazione e di perdizione, dove non conta che cosa fai di giorno, ma solo chi interpreti durante la notte. Quarant’anni in cui la discoteca ha prodotto cultura, arte, musica e moda.
Al termine Q&A con la regista Lisa Bosi
Partecipazione gratuita