Queer Music a cura di David Drago

Fabio Cinti
e Le Nuove Logiche


opening act: The Half of Mary

Giovedì 1 Novembre 2012 ore 21:30
Viper Firenze
www.viperclub.eu

A seguire dalle 24:00 in poi…

Party di chiusura Festival

 

“Un album bellissimo. Fabio Cinti è uno dei pochi nuovi musicisti eccelsi che abbiamo in Italia in questo momento” (Rockit)

“Qui si parla d’amore, e finalmente non c’è alcun bisogno di essere impersonali per non far capire che il proprio oggetto d’amore è un altro uomo” (Shiver)

“Immenso talento” (Mescalina)


IL FLORENCE QUEER FESTIVAL IN MUSICA
Per il suo decimo compleanno il Florence Queer Festival apre ancora più decisamente alla musica indipendente italiana con tre eventi d’eccezione.
Il 31 ottobre al cinema Odeon l’anteprima assoluta del video dei Novadeaf contro l’omofobia, dal brano “Man on fire” tratto dall’album “Humoresque”, brano ispirato ad Alfredo Ormando e vincitore del premio Amnesty Emergenti 2012.
Il 1 novembre al Viper il concerto di Fabio Cinti che, con i The Half Of Mary in apertura, presenta il suo nuovo album “Il minuto secondo”.
Il 4 novembre al NoF Gallery il concerto dei Rio Mezzanino per l’anteprima del loro nuovo disco “Love is a radio”, in uscita proprio nei giorni del festival.
La rassegna musicale, curata da David Drago, conduttore a Radio insieme del programma “L’Ora del Dragone” e redattore della rivista musicale on line Shiver, è sottesa da una filosofia che lo stesso curatore spiega così: “L’apertura alla musica indie è un evento importante per due motivi, che si intrecciano. Cos’è la musica indipendente italiana? E’ la musica italiana vera, quella promossa da etichette indipendenti fuori dal mainstream, e quindi dalle regole di un mercato discografico asfittico, poco creativo e troppo rigido. La musica indipendente è la musica che ritrae il nostro Paese dal vivo, e meriterebbe di varcarne i confini. Data l’indipendenza e la libertà maggiore che contraddistingue questa musica rispetto ai prodotti mainstream, naturalmente con qualche eccezione, i testi assumono un’importanza fondamentale anche in senso sociale. Questa musica, priva di etichette, canta anche l’amore tra persone dello stesso sesso, e lo canta per quello che è: naturale, e normale.
Significa molto: come per il cinema, se gli stimoli culturali fossero e fossero stati privi di ogni pregiudizio, rappresentando ogni forma d’amore e sentimento senza preconcetti, pesanti clichè e insopportabili tabù, l’identificazione con i modelli culturali sarebbe stata e forse potrà essere per le
nuove generazioni molto più semplice e lineare: cinema e musica, fornendo finalmente esempi di amore tra persone dello stesso sesso senza insostenibili zavorre di obbligata diversità, favoriscono una identificazione senza più traumi. Se due principi azzurri si amassero nelle favole, nessuno avrebbe bisogno di identificarsi con la principessa. Se l’amore tra due donne o due uomini fosse stato e verrà rappresentato in maniera naturale e senza bisogno di alcun alibi, non ci sarebbe stato, e non ci sarà più, alcun bisogno di sentirsi diversi. Se non nella misura in cui ciascun essere umano è
diverso dall’altro”.

David Drago


FABIO CINTI E LE NUOVE LOGICHE

“La cosa nuova sarà la dolcezza.” Pasquale Panella

Il solito giro delle etichette per far conoscere la propria musica, un aggiornamento costante per i fan che ne attendono l’uscita e i soliti risultati vuoti di un periodo nero per la discografia, portano a considerare alternative che rivelano invece un modo nuovo, contemporaneo e forse futuristico di concepire il prodotto musicale.

È quello che accade con il nuovo album di Fabio Cinti “IL MINUTO SECONDO”, un album fortemente voluto per la prima volta non da una casa discografica, ma dagli stessi fan. Tre fan per la precisione, sconosciuti, ma interessati in prima persona perché compratori e perché presenti ai concerti. Silvia Veraldi, Pierluigi Prandini e Maria B., stanchi di veder pubblicare dischi solo da chi è certo che renderanno economicamente, diventano produttori esecutivi e decidono di dare spazio a Fabio Cinti, artista che seguono con particolare interesse, finanziandone l’album.

Un neo-mecenatismo che diventa unione di forze in Walk On The New Side luogo virtuale ideato da Fabio che proprio in questo modo dimostra la forza che può avere un gruppo di lavoro staccato dai soliti percorsi. Qui l’arte incontra l’arte, e non contando certamente solo su un ritorno economico, fa affiorare in superficie ottime produzioni e tanta poetica, proprio come accade ne IL MINUTO SECONDO.


Per Informazioni:

www.fabiocinti.it

opening act: The Half of Mary

The Half Of Mary nasce a Firenze, in un imprecisato mese del 2009, dall’incontro di quattro musicisti di lungo corso e di collaudata formazione. Claudio Tosi, la voce, proviene dai Jubilee Shouters; Andrea Allulli, alle tastiere, ha suonato al fianco di Cristicchi, Irene Grandi, Marco Parente; Gionni Dall’Orto, al basso, ha fatto parte del progetto ‘Proiettili buoni’ insieme a Parente e a Paolo Benvegnù; Maurizio Sammicheli, ha suonato a fianco dei migliori nomi della scena indie e non italiana. A questo nucleo originario si è poi aggiunto, alla batteria, Luca Taverni, e la metà di Mary diventa un intero che sta per pubblicare il primo full lenght anticipato dai singoli che escono, anche in video, sulle piattaforme digitali a cadenza regolare, come “Shiva rasta road”, e“Friends in a chinese restaurant” .
L’intero si concretizza nell’acronimo della band, T.H.O.M. , e subito si ribaltano i clichè: dalla metà di una donna nasce un uomo fatto. Si riverbera, questo ribaltamento, nella musica dei The Half Of Mary, che dalla sacra ricercatezza dei suoni partorisce una profana e immediata piacevolezza che è dunque frutto di una caparbia coerenza.

Già nel 2010 abbiamo avuto un assaggio del suono rotondo e profondo della band, con l’ep “Strange behavior”, trascinato dall’azzeccatissima title track. Dall’ep è stato tratto anche un altro brano, “Dither”, che fa parte della compilation “Firenze vol 2” firmata Labella Records. La lingua è l’inglese, i testi sono poesie. E The Half Of Mary è una creatura maschiofemmina mai ibrida, fortunatamente difficile da collocare.